Nei giorni 10-12 Dicembre si è svolto Hack the Doc, il primo hackathon italiano (e forse europeo), promosso dall’associazione Legal Hackers Roma e patrocinato dal Garante per la Protezione dei Dati Personali.
Anche il team Giurismatico era presente, insieme ad altre 200 persone collegate da tutta la penisola, per accogliere la sfida: ripresentare, secondo i principi del legal design, o un atto giuridico o un contratto o una privacy policy.
Sono stati complessivamente 65 i team che, divisi prima in 4 fasi eliminatorie e poi in un round finale a 8, hanno presentato le proprie idee su come rendere più comprensibili sia graficamente che nei contenuti dei documenti che vengono quotidianamente a contatto delle persone.
Le giornate di lavoro sono state stimolanti e frenetiche, scandite da momenti di approfondimento in cui è stato possibile interagire con esperti e altri partecipanti sugli elementi fondamentali per applicare il legal design: non si può, infatti, ridurre tutto ad una operazione di rinnovamento grafico, il documento deve mantenere inalterato il suo contenuto giuridico ontologico.
I vincitori sono stati: team LEX DESIGNERS, che hanno posto una informativa privacy della piattaforma Tik Tok; team EASY LIFE , con un contratto di locazione che viaggia su App, usa QRCODE, si ascolta (per ipovedenti) e si registra direttamente in Agenzia delle Entrate; team FAIR LEGAL, con una informativa privacy Instagram in stile dantesco.
Una menzione speciale l’ha ben meritata il team MINIONS: un papà e le sue 3 piccole assistenti hanno riproposto la privacy policy di Teams, piattaforma molto utilizzata per la didattica a distanza nelle scuole.
Il Legal design, infatti, oltre a diventare materia di studio nelle università – con diversi corsi in partenza nel 2021 anche in Italia –, ha anche il grande pregio di poter aiutare i più piccoli a diventare consapevoli dei pericoli che si corrono a condividere incautamente dati e informazioni sul web, e quindi contribuire all’educazione “civiltech” delle nuove generazioni native digitali.
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