Lo scorso 24 aprile 2020, il team Giurismatico ha partecipato ad un dibattito molto interessante, fissato da tempo e poi rimandato a causa della pandemia, avente ad oggetto gli effetti della sentenza Lexitor nel sistema bancario italiano.
Come noto, la sentenza Lexitor, resa dalla Corte di giustizia dell’UE lo scorso 11 settembre, ha profondamente innovato i criteri per la quantificazione degli importi da restituire ai mutuatari nell’ipotesi di estinzione anticipata di finanziamenti concessi a consumatori, stabilendo che deve essere restituita non solo la quota non maturata degli oneri ricorrenti (c.d. oneri recurring) pagati anticipatamente dai mutuatari stessi, ma anche una quota degli oneri imputabili alla fase di concessione del finanziamento (c.d. oneri up-front).
Tutti gli intermediari hanno dovuto adattarsi a tale giurisprudenza, sia in termini di gestione dei reclami già attivati dai mutuatari sia in termini di condizioni contrattuali, che hanno subito rilevanti e conseguenti modifiche.
Al dibattito, presieduto da Aldo Angelo Dolmetta, Consigliere della Suprema Corte di Cassazione, hanno partecipato Roberto Ferretti, componente Collegio di Milano dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) e Massimiliano Lovati, Responsabile Consulenza Legale di Banco BPM Legale, i quali hanno riportato le loro esperienze professionali sulle conseguenze di questa giurisprudenza sul nostro sistema bancario e delle ADR.
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