Jack Dorsey fondatore di Twitter e da sempre attivo nell’ambito dell’innovazione, ha recentemente annunciato la creazione del Bitcoin Legal Defense Fund, movimento strategico e non profit che si vorrebbe a supporto degli sviluppatori del mondo Bitcoin e delle criptovalute in generale.
Il mondo delle criptovalute è ad oggi privo di normative organiche, ed il rischio è che questa eccessiva deregulation possa rivelarsi un boomerang per gli sviluppatori e per le potenzialità stesse delle criptovalute. Il rischio di possibili pressioni e ripercussioni legali, infatti, potrebbe frenare una certa sistemicità dell’utilizzo delle criptovalute, soprattutto per la componente open source. Per dirla con le parole dello stesso Dorcey è necessario un nuovo modo di affrontare la scalata.
Da qui l’idea di creare, insieme a Alex Morcos e Martin White, il Bitcoin Legal Defense Fund, per raccogliere denaro, volontari e professionisti per offrire una tutela legale “Coordinata e formalizzata per aiutare a difendere gli sviluppatori”, aperta a tutti i soggetti che sceglieranno di aderire. In particolare, lo scopo principale di questo fondo è quello di difendere gli sviluppatori da cause legali riguardanti le loro attività nell’ecosistema Bitcoin, compresa la ricerca e il mantenimento di un avvocato difensore, lo sviluppo della strategia di contenzioso e il pagamento delle spese legali.
Sembra anche che l’iniziativa abbia già trovato il primo caso di applicazione, in quanto dovrebbe occuparsi della difesa legale di alcuni sviluppatori in una causa che coinvolgerebbe criptovalute appartenenti ad una società, la Tulip Trading Limited, coinvolta in una complessa storia di violazione del vincolo fiduciario.
Oltre all’interesse per il caso concreto, è interessante notare come questa iniziativa sia ancora una volta rivelatrice di una esigenza normativa del mondo delle criptovalute, esigenza conclamata dal fatto che ci sia bisogno di iniziare a pensare a delle competenze legali specifiche per affrontare tali argomenti.
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