Il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026 sta incrementando, nel corso del 2025, nuovi strumenti, per rispondere con puntualità alle esigenze di digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana. L’AgID ha infatti pubblicato l’aggiornamento 2025 del Piano Triennale, ossia un documento che, grazie al continuo confronto con istituzioni, università e settore privato, guida il percorso di modernizzazione della PA, evidenziando best practice e indirizzando cambiamenti necessari per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici. Tra i punti più importanti, l’aggiornamento pone una forte attenzione alla sicurezza informatica e all’introduzione di piattaforme innovative come SIOPE+ e IT-Wallet, che mirano a rendere i servizi pubblici più efficienti e a migliorare la gestione dei dati e dei documenti digitali.

Il focus principale del Piano non è solo quello di fornire linee guida, ma di offrire strumenti operativi e concreti che le amministrazioni possano utilizzare per implementare soluzioni tecnologiche avanzate. La digitalizzazione non si limita a semplificare i processi esistenti, ma comporta anche una vera e propria reingegnerizzazione dei servizi, con l’introduzione di nuove piattaforme tecnologiche che possono rendere l’intero ecosistema amministrativo più agile, efficiente e orientato alla collaborazione tra pubblico e privato. Ogni ente pubblico è visto come un “ecosistema amministrativo digitale”, dove le piattaforme organizzative e tecnologiche sono utilizzate per generare valore pubblico, con un forte coinvolgimento di cittadini, imprese e operatori pubblici.

L’aggiornamento 2025 è, quindi, il risultato di un lungo processo di condivisione e confronto con le istituzioni, non si limita a rimodulare i contenuti alla luce dei cambiamenti normativi e delle nuove regole tecniche, ma prosegue il lavoro di monitoraggio e verifica dei risultati delle Linee di Azione previste nel Piano. Una delle principali novità riguarda il rafforzamento del ruolo del Responsabile per la Transizione al Digitale (c.d. “RTD”), figura centrale per promuovere la digitalizzazione all’interno degli enti pubblici, facilitare la condivisione di informazioni e strumenti, e diffondere iniziative volte a semplificare i processi amministrativi. L’AgID, per supportare questa figura, ha messo a disposizione una piattaforma, Retedigitale.gov.it, che consente di creare community tematiche per collaborare su progetti digitali, condividere buone pratiche e partecipare a iniziative formative.

Un altro aspetto importante relativo all’aggiornamento riguarda la consapevolezza digitale, che deve essere sviluppata tanto tra i dipendenti pubblici quanto tra i cittadini. La digitalizzazione della PA non può prescindere dalla formazione e dalla consapevolezza informatica di chi gestisce i servizi, né da quella degli utenti che usufruiranno di questi servizi. In tal senso, il Piano pone obiettivi ambiziosi per la diffusione delle competenze digitali, sia tra i dipendenti pubblici che tra i cittadini e le imprese e quindi, così, la formazione diviene un elemento centrale per garantire l’efficacia della trasformazione digitale.

Le novità riguardano altresì la gestione delle risorse e dei servizi digitali. Il Piano sottolinea l’importanza di ottimizzare l’acquisizione di risorse professionali e tecnologiche, con un focus particolare sull’e-procurement. La digitalizzazione dei servizi pubblici si concretizza anche nella dematerializzazione degli archivi cartacei e nell’adozione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati per la gestione dei servizi pubblici. Inoltre, il Piano prevede l’introduzione di nuove piattaforme, come SIOPE+ per il monitoraggio della contabilità pubblica e IT-Wallet per la gestione dell’identità digitale, strumenti che renderanno i servizi pubblici più accessibili ed efficienti.

In sintesi, il Piano Triennale 2025, inoltre, include misure per l’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle amministrazioni pubbliche, assicurando che l’utilizzo di queste tecnologie rispetti i principi di trasparenza, equità e privacy ed è previsto che entro la fine del corrente anno, almeno 100 iniziative di acquisizione di servizi basati sull’IA vengano avviate, insieme a 50 progetti di sviluppo di soluzioni IA. L’aggiornamento include inoltre la creazione di un assistente virtuale per il Catalogo Nazionale dei Dati Aperti, che faciliterà la condivisione dei dati tra le PA e il riutilizzo da parte di cittadini e imprese: si può affermare che esso sta ampliando gli strumenti della PA, con l’aggiunta di 16 schede descrittive di strumenti e buone pratiche che le amministrazioni possono adottare, che spaziano dall’approvvigionamento ICT alla gestione associata dei servizi digitali, fino all’uso dell’intelligenza artificiale, offrendo alle PA una guida concreta per l’implementazione dei loro progetti di digitalizzazione.