La capacità di riuscire a prevedere il comportamento dei consumatori è un elemento determinante in qualsiasi business, e sono ormai diffuse le implementazioni dell’intelligenza artificiale, per la sua capacità di creare schemi e previsioni adattive, alle strategie di marketing. Esiste, infatti, una vasta gamma di modelli predittivi applicabili al marketing, ciascuno con propri vantaggi e svantaggi.
Per comprendere come l’intelligenza artificiale ed il neuromarketing hanno mutato le strategie di vendita e le analisi di mercato è necessario ricordare quale sia l’effettiva essenza del marketing, da anni, ossia comprendere ciò che le persone pensano di un determinato prodotto o servizio.
Ultimamente, l’intelligenza artificiale ha definito un “avvio” ai principi di neuromarketing, ossia la scienza della lettura delle menti dei consumatori per valutare le reazioni agli stimoli delle variazioni del mercato. Vediamo di seguito alcune delle tecnologie integrate dalla A.I. che risultano d’ausilio agli esperti, per uno sviluppo più efficace delle attività.
Il primo esempio, che abbiamo tutti letteralmente davanti agli occhi, e quello del riconoscimento facciale. Ormai, nonostante le mascherine, siamo tutti abituati ad attivare i nostri device mobili con uno sguardo, ma il riconoscimento dei nostri parametri facciali rivela anche le informazioni del subconscio, come felicità, stupore, rabbia, disgusto, tristezza e paura. Non sempre risulta possibile ottenere una lettura precisa delle emozioni complesse, tuttavia i sistemi di rilevamento facciale possono vagliare decine di migliaia di immagini di volti per interpretare le emozioni in modo molto accurato.
Una delle prime aziende a sperimentare questo ausilio al marketing è Disney, che ha eseguito test di tracciamento facciale durante la proiezione dei suoi ultimi lungometraggi, tra cui Star Wars: Il risveglio della Forza o Il libro della jungla.
Un’altra applicazione in campo biometrico risale al “lontano” 2015: durante il torneo di tennis di Wimbledon la casa automobilistica Jaguar offrì ad alcuni spettatori braccialetti per analizzare i momenti più “emozionanti” durante l’evento, misurando frequenza cardiaca e la temperatura,
Infine citiamo Watson, il sistema IT aziendale di IBM, che percepisce l’eccitazione della folla, semplicemente misurando e analizzando le reazioni della folla o gli applausi durante un determinato evento.
Con l’avvento di strumenti tecnologici sempre più connessi tra di loro, come ad esempio elettrodomestici smart, è facile pensare che le A.I. saranno sempre più utilizzate per implementare strategie di marketing, ad esempio riconoscendo quale tipo di detersivo viene acquistato più frequentemente per essere utilizzato con un determinato tipo di lavatrice, e aiutando l’azienda a formulare strategie per pubblicità ed offerte economiche sempre più personalizzate e quindi efficaci.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.