Apple Pay sta attualmente rientrando nell’insieme dei giganti dei pagamenti: si tratta ormai da tempo di uno strumento contactless che ha processato circa 6000 miliardi di transazioni nel 2021 a livello globale. Il provider in questione è secondo solo a Visa, in considerazione soprattutto dei progressi fatti dal digital payment, in particolar modo dopo la pandemia iniziata nel 2020. I colossi dominanti nel mercato del mobile payment sono tre: Apple Pay, Alipay e Google. Sulle “retrovie si osservano PayPal, Amazon Pay e Samung Pay, malgrado siano comunque destinati solo a crescere nei prossimi anni.
Nel mondo del business ha fatto rumore l’ingresso del c.d. “Buy now, pay later” (BNPL). In genere, quando si è in procinto di effettuare fare un grosso acquisto, si potrebbe ricevere tendenzialmente la proposta di una rateizzazione della cifra: l’attuale offerta “Compra ora, paga dopo” sta diventando oggi una tendenza crescente tra i rivenditori, per cui, una società esterna estende l’offerta e l’acquirente, scegliendo un pagamento a rate, sta finanziando l’acquisto tramite una terza parte. Nel complesso, questi accordi possono essere vantaggiosi sia per i venditori che per i consumatori ed è proprio questo il focus su cui si sta concentrando il sistema di pagamento Apple.
Apple Pay ormai processa un volume di pagamenti maggiore di Mastercard: attualmente Visa è il leader indiscusso, con un volume di oltre 10 trilioni di dollari di pagamenti elaborati in un anno (dato apparenterete al 2021). Altri colossi mondiali delle carte di credito, Mastercard e American Express, sono stati superati dalla concorrenza dei pagamenti digitali e mobili da Apple Pay e Alipay, che elaborano ormai entrambi più di 6 trilioni di dollari di pagamenti all’anno.
Con riferimento quindi alla “versione digitale” dei superati pagamenti a rate, il “Buy now pay later” include un tipo di finanziamento a breve termine che consente ai consumatori di effettuare acquisti e pagarli in un futuro che non prevede – nella maggior parte dei casi – tassi di interesse. Nello specifico, gli utenti di Apple Pay potranno effettuare quattro pagamenti uguali distribuiti nell’arco di sei settimane ed i prestiti saranno offerti a zero interessi e senza commissioni di alcun tipo: tale opportunità sarà integrata in Apple Wallet, dove gli utenti potranno tenere traccia dei prestiti del servizio Apple Pay Later.
Con questo lancio, il CEO Tim Cook altresì alla promozione di un maggiore utilizzo dell’iPhone come strumento di pagamento. In sintesi, Apple Pay Later è l’evoluzione di un percorso iniziato da Apple diversi anni fa, prima con l’introduzione del wallet sull’iPhone, arrivando alla gestione di un gigante come ApplePay, che conta quasi 50 milioni di utenti solo negli Stati Uniti.
È chiaro che questa innovazione deve complessivamente fare i conti con le autorità di regolamentazione specialmente negli Usa, che hanno cominciato a tenere d’occhio le società BNLP. Sia negli Stati Uniti che in Europa devono presentarsi delle regole chiare volte a garantire il fatto che il credito a breve termine sia offerto in modo responsabile, soprattutto in un momento di crescente inflazione come quello che stiamo attualmente attraversando.
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