Il mese scorso l’Italia ha fatto parlare di sé all’estero per via delle future intenzioni di Meta, il colosso del web che ha puntato sul nostro Paese per quel che riguarda il business sostenibile, attraverso il programma Meta Boost: Guide to Green (per la formazione globale sulla sostenibilità per le piccole e medie imprese).
Il progetto di Meta è partito il 21/5/2022 e, a tal proposito, Luca Colombo, Country Director di Meta in Italia, ha dichiarato che “il cambiamento climatico è la più grande minaccia che tutti dobbiamo affrontare e la necessità di agire diventa ogni giorno più urgente. Ecco perché siamo orgogliosi di collaborare con SME Climate Hub, Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio per lanciare il nostro programma di sostenibilità per le piccole e medie imprese in Italia. Crediamo da sempre che le piccole imprese siano il cuore pulsante delle nostre economie. Insieme, possiamo aiutarli a diventare il cuore pulsante di un futuro più sostenibile”.
Le piccole e medie imprese nel panorama europeo rappresentano il 99,7% dell’insieme complessivo ed, al contempo, il 66% dell’occupazione totale nell’UE. Sebbene esse guidino la crescita economica e lo sviluppo, hanno anche un’elevata impronta ambientale, rappresentando fino al 70% dell’inquinamento industriale, dunque, abbracciare la transizione verde è un passo importante per il futuro delle PMI. In Italia, 9 persone su 10 hanno percezione della gravità della situazione in cui si trova l’ambiente: Meta si sta, pertanto, impegnando anche nella protezione dell’ecosistema, alla luce dell’ambizioso obiettivo che punta al raggiungimento di azioni concrete volte a dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030, nonché azzerare le emissioni nette entro il 2050 (così da limitare l’aumento delle temperature a 1,5°).
Il colosso Meta, alla luce di una evidente consapevolezza legata all’emergenza relativa al riscaldamento globale, sta lavorando per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale, costruendo data center e luoghi di lavoro sostenibili, adoperando il 100% di energia da fonti rinnovabili, per le proprie attività e dal 2021 punta alle “emissioni zero” per le operazioni globali che la riguardano. È utile sottolineare che Meta sta promuovendo lo sfruttamento di piattaforme per la condivisione di informazioni sull’impatto dei cambiamenti climatici. Grazie al Centro sulle Scienze Climatiche su Facebook, Meta riesce a connettere gli utenti e le risorse di oltre 200 organizzazioni climatiche del mondo, esponendosi come catalizzatore dell’azione per il clima e quindi sostenendo le Pmi nel percorso verso la sostenibilità.
Le dichiarazioni di Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente, sono state esaustive: “Il futuro del nostro Pianeta è strettamente connesso alla sostenibilità delle azioni che scegliamo di intraprendere oggi: la transizione ecologica necessita di concretezza e, in questa sfida che ci investe tutti a diversi livelli, le piccole e medie imprese giocano un ruolo di primissimo piano, sia in termini di impatto sull’ambiente che di responsabilità verso i cittadini, sempre più attenti al tema. Rendere le imprese, in particolare quelle piccole e medie, consce delle misure e degli strumenti a loro disposizione per ridurre al minimo gli impatti diretti e indiretti delle loro attività è l’obiettivo di questo progetto, cui siamo lieti di dare il nostro apporto, forti di un’esperienza quarantennale in favore dell’ambiente. Dalla riduzione dei consumi energetici all’implementazione delle rinnovabili, i passi da potere compiere sono diversi, ma tutti essenziali a contrastare gli effetti di una crisi climatica che ci impone di dimezzare le emissioni climalteranti entro la fine del decennio. Una sfida da vincere tutti insieme”.
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