Un anno fa il Covid-19 ci ha preso davvero alla sprovvista, cambiando le nostre vite.
Il mondo è stato messo alla prova, per il nostro paese parlano le immagini che continuamente arrivano dagli ospedali: il lavoro degli operatori sanitari non è mai stato così importante e decisivo per tutti.
Senza voler entrare nel merito delle questioni sulla distribuzione dei vaccini o dell’efficacia delle soluzioni proposte dalla politica – non è questo il compito dell’Osservatorio -, l’occasione della recente istituzione del 18 Marzo quale giornata nazionale delle vittime del Covid è utile per concentrarci invece su ciò che può accompagnare il desiderio di rinascita che ci unisce tutti.
A seguito della pandemia, molte aziende si sono ritrovate dall’oggi al domani a far i conti con la nuova realtà, a reinventarsi, a chiedersi come stare di fronte a questa circostanza. Molte realtà hanno dovuto chiudere, altre hanno cambiato la propria mission, altre ancora hanno invece avuto l’opportunità di crescere.
Le piattaforme cloud, che permettono agli utenti di accorciare le distanze, ottimizzare contesti e creare nuove opportunità, sono l’esempio industriale perfetto dei tempi che viviamo: prima considerate futuristiche, oggi sono una soluzione desiderata da tutti. Questo esempio deve farci prendere consapevolezza di come il dramma del Covid può essere affrontato con la conoscenza e lo spirito di innovazione: se la stessa pandemia fosse avvenuta 30 anni fa avrebbe generato drammi economici molto più consistenti, perché le tecnologie non erano ancora pronte per permetterci di affrontare le emergenze che invece stiamo sfidando.
Il Covid-19 ci ha permesso di rivalutare la postazione dei nostri uffici, ci ha dimostrato che oggi, grazie al cloud, si può lavorare anche da casa, risparmiando inquinamento, traffico e stress, ci ha permesso di ripensare agli equilibri tra vita privata e tempo lavorativo, conciliando i doveri domestici con riunioni, sviluppi e decisioni.
L’emergenza Covid ci ha tolto tanto, ma ci ha anche donato la consapevolezza di quanta strada abbiamo percorso, di quanto costruito e di quanto ancora possiamo fare per il domani grazie ai supporti che abbiamo e alle idee innovative e la voglia di rinascere.
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