Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali, ha annunciato lo scorso 4 marzo il suo piano per riformare gli investimenti pubblici nelle startup e il lancio di un Fondo nazionale per l’innovazione, affermando che “La grande sfida è trasformare il National Innovation Fund in una leva dello sviluppo industriale del Paese.”
Si tratta di un’entità multi-finanziata, che opera esclusivamente attraverso le metodologie del capitale di rischio. Gli investimenti vengono effettuati dai fondi dedicati in modo selettivo, in conformità con le migliori pratiche del settore e in base alla capacità di generare impatto e valore sia per gli investimenti che per l’economia italiana.
La selettività, la flessibilità e la velocità degli investimenti sono gli elementi che consentono al VC di essere lo strumento di mercato chiave per lo sviluppo dell’innovazione e il modo migliore per allineare gli interessi di investitori e imprenditori all’obiettivo comune di crescita economica.
L’Italia considera il diritto all’innovazione come un diritto fondamentale, e un potente strumento per la crescita e la mobilità sociale, un motore di opportunità per talenti e imprese per l’intero paese.
Tra le sue missioni, il National Innovation Fund vede anche il compito di gestire le tecnologie più innovative e i mercati emergenti per il nostro paese, garantendo alle nostre start-up innovative e alle PMI tutto il supporto strategico necessario. Il National Innovation Fund è infatti stato creato con l’obiettivo di accelerare la crescita del nostro sistema di innovazione e con un budget di 1 miliardo di euro si qualifica immediatamente come uno dei principali operatori europei di capitali di rischio e ha l’ambizione di svolgere un ruolo guida.
Il Fondo nazionale per l’innovazione, pertanto, è un’interfaccia privilegiata per gli investitori istituzionali dell’UE, come la BEI e il FEI, in una relazione non subordinata di collaborazione e pianificazione. Allo stesso tempo, NIF intende operare in modo efficace per attrarre grandi e qualificati operatori e investitori europei e internazionali di VC, inclusi Sovereign Wealth Funds e grandi aziende internazionali in Italia, fungendo da catalizzatore e promuovendo la crescita dell’innovazione nazionale su scala globale.
Oggi, il numero totale di dipendenti nelle start-up e nelle PMI innovative è stimato in almeno 50.000 persone. L’auspicio del governo è raddoppiare, se non triplicare, questi numeri nell’arco di 5 anni
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