Sviluppare a pieno il potenziale dell’intelligenza artificiale ha richiesto, fino a questo momento, la collaborazione internazionale di molti Paesi.
Canada e Francia stanno lanciando con Australia, Germania, India, Italia, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Singapore, Slovenia, Stati Uniti Il Regno Unito, gli Stati Uniti d’America e l’Unione europea il Partenariato globale sull’artificiale (GPAI) per sostenere e guidare lo sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale che si fonda su diritti umani, inclusione, diversità, innovazione e crescita economica.
Si tratta di un’iniziativa internazionale e multistakeholder volta a guidare lo sviluppo responsabile e l’uso dell’IA, e, al fine di raggiungere questo obiettivo, l’iniziativa tenta di colmare il divario tra teoria e pratica sull’intelligenza artificiale, sostenendo la ricerca all’avanguardia e le attività applicate sulle priorità legate all’IA.
In collaborazione con partner e organizzazioni internazionali, il GPAI riunirà esperti di spicco dell’industria, della società civile, dei governi e del mondo accademico e sarà supportato da un Segretariato, che sarà ospitato dall’OCSE a Parigi, nonché da due Centri di competenza.
Alla Global Partnership on Artificial Intelligence (GPAI), l’Italia ha aderito il 26 maggio 2020, manifestando il ruolo fondamentale che avrà lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale nel futuro del nostro Paese, rendendo efficienti alcuni iter processuali che competono la nostra società stessa, malgrado si comprenda che il valore della tecnologia dipenda da come viene sviluppata e applicata.
Tramite la GPAI, l’Italia si unisce alla partecipazione globale che si è avviata per assicurare lo sviluppo della tecnologia, senza esonerare mai le prerogative “umane”, considerando sempre il fatto che si tratti di dell’iniziativa internazionale che intende sviluppare l’utilizzo responsabile dell’Intelligenza Artificiale, ma, come anticipato, “fondata sui diritti umani, l’inclusione, la diversità, l’innovazione e la crescita economica”.
Il primo obiettivo della GPAI è quello di creare una connessione tra “teoria e pratica nell’IA”, manifestano uno sviluppo effettivo circa quattro tematiche specifiche (suddivise in gruppi di lavoro), come ad esempio l’Intelligenza Artificiale Responsabile, la Governance dei dati, il Futuro del Lavoro ed infine l’Innovazione & Commercializzazione. Sotto un profilo organizzativo, sarà l’OCSE a ospitare il segretariato del nuovo partenariato globale sull’intelligenza artificiale (GPAI), affidandosi altresì alla collaborazione di due centri di ricerca, uno a Montréal e l’altro a Parigi.
Questa partnership si è sviluppata in seguito agli eventi unici che si sono verificati nell’anno 2020, per cui potranno essere forniti dei contributi circa sull’analisi dell’apporto che l’Intelligenza Artificiale offre per superare l’emergenza sanitaria da Covid-19, esaminando il fatto di poter contribuire alla ripresa economica nella fase successiva alla pandemia.
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