La nuova fase di Internet è ormai ad uno stadio sufficientemente avanzato: il Metaverso continua a creare una combinazione tra realtà virtuale, aumentata ed estesa con la dimensione fisica e materiale, prevedendo una crescita di mercato, nel settore, volta a superare gli 800 miliardi di dollari entro il 2024.
In generale, il Metaverso si riferisce al cambiamento nel modo in cui interagiamo con la tecnologia e allo sviluppo di ambienti virtuali 3D ed in questo scenario bisogna porre attenzione ai token Metaverse, ossia la valuta utilizzata dalle persone all’interno del Metaverso: grazie a questa moneta di scambio virtuale, gli utenti possono creare, acquistare e vendere beni e fondi “tokenizzati”.
L’interesse per il Metaverso ha raggiunto il picco dopo il cambio di nome di Facebook in “Meta” alla fine del 2021 e secondo il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, il rebranding è stato implementato in modo che Facebook “sia visto come una società” e secondo il rapporto del terzo trimestre del 2021 di Facebook, migliaia di dipendenti saranno coinvolti nell’impresa. Mark Zuckerberg ambisce dunque al monopolio del Metaverso, pertanto non sorprende quindi che l’azienda abbia già investito oltre 50 milioni di dollari in progetti appartenenti al “multi verso”.
Facebook ha già mostrato un notevole interesse per i fondi tokenizzati: il progetto “Libra” del 2019 ha visto la società pianificare lo sviluppo di una valuta universale legata a un paniere di valute sovrane. I token sono un’unità di valuta utilizzata per effettuare transazioni all’interno dell’universo virtuale e mentre alcuni di essi possono essere spesi esclusivamente all’interno del Metaverso, alcuni sono disponibili anche per scambi su piattaforme digitali come WarziX, Coinbase e Binance.
L’economia digitale sta dunque crescendo anche nel Metaverso, il quale potenzialmente altererà ulteriormente molti settori introducendo diverse possibilità anche all’interno del mondo del lavoro: dal momento che il concetto di metaverso sta iniziando a incorporare la tecnologia Web3 abilitata attraverso la tecnologia blockchain, il futuro virtuale sarebbe qualcosa di molto simile al nostro mondo reale sotto molti aspetti: esso si rivelerà presto un significativo fattore che contribuirà alla crescita dell’economia virtuale, che dipende dai videogiochi e dai mondi virtuali in cui le interruzioni sono quasi nulle. In quanto tale, sia gli utenti che i creatori guadagnano molto e questo può anche aumentare se i token non fungibili (NFT) vengono incorporati nelle risorse di gioco in modo che il decentramento dell’economia virtuale diventi una realtà. Grazie ad attori come Meta che entrano in questo spazio e segnalano con sicurezza che potrebbe essere il nuovo futuro, è solo questione di tempo prima di vedere altri colossi seguire il suo esempio.
In sintesi, il motivo principale per cui il Metaverso ha ottenuto questa importanza, si riscontra nel suo potenziale, volto a trasformare ogni aspetto della vita degli utenti, sia nella sfera professionale che personale. Rimane il fatto che si tratta ormai di un‘opportunità di investimento multimiliardaria mutando lo scenario economico in due modi: in primo luogo, fornendo uno strumento di investimento alternativo tramite blockchain, e in secondo luogo, aprendo nuove classi di attività. Si tratta di fatto di un universo decentralizzato e immersivo alimentato da visualizzazioni ed esperienze 3D sul front-end e un sistema di governance basato su blockchain (spesso noto come organizzazione autonoma decentralizzata o DAO) sul back-end e ciò significa che affinché un metaverso decentralizzato funzioni, più utenti devono partecipare alle sue operazioni investendo nel suo token di criptovaluta, che è intrinsecamente legato all’architettura della piattaforma. In breve, il funzionamento e il successo di un metaverso dipendono dall’attività di investimento, pertanto tutte le principali piattaforme metaverse oggi hanno i propri token di criptovaluta per gli investimenti.
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