Il vertice del G7 tenutosi a Cernobbio ha rappresentato una svolta importante verso una governance unificata dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico, mirata a favorire la cooperazione e l’armonizzazione delle pratiche digitali tra i paesi membri. Durante l’incontro, i rappresentanti hanno ribadito l’urgenza di sviluppare e adottare soluzioni di IA che rispettino i diritti umani e promuovano la trasparenza, l’interoperabilità e la sicurezza delle infrastrutture digitali pubbliche. L’Italia ha svolto un ruolo significativo, contribuendo all’elaborazione di un Toolkit per i servizi pubblici di IA e di un Compendium di soluzioni digitali governative, strumenti che favoriranno l’adozione di tecnologie IA in linea con i principi di tutela dei diritti fondamentali e delle libertà civili.

Uno dei principali obiettivi del vertice è stato superare la frammentazione delle normative e delle applicazioni tecnologiche nei paesi del G7. Attualmente, infatti, ogni paese adotta un quadro normativo e approcci tecnici differenziati, il che crea disparità che ostacolano la cooperazione internazionale. La Dichiarazione congiunta del G7, tuttavia, esprime una chiara intenzione di collaborazione in tutte le fasi del ciclo di vita degli applicativi algoritmici, con l’obiettivo di definire standard comuni per la governance dell’IA nel settore pubblico. I risultati del vertice si sono concretizzati in due strumenti chiave: il Toolkit per i responsabili delle politiche pubbliche e amministratori e il Compendium, volto a favorire la condivisione di best practice e soluzioni innovative tra i paesi membri.

Il Toolkit, destinato ai decisori pubblici, è strutturato per offrire linee guida chiare sull’uso dell’IA nelle amministrazioni pubbliche. Questo strumento fornisce una base consultativa su come implementare l’IA nelle aree più sensibili, tra cui le procedure amministrative, la gestione dei dati, e la trasparenza degli applicativi IA in risposta a una domanda di servizi dinamica e in continua evoluzione. I principi che hanno guidato la creazione del Toolkit includono la definizione di obiettivi strategici, la consultazione degli stakeholder, e la cooperazione tra autorità diverse, al fine di costruire una governance comune. Inoltre, viene incentivata la creazione di quadri regolatori che stabiliscano misure di sicurezza e gestione del rischio.

Un altro punto centrale del vertice riguarda la digitalizzazione dei servizi pubblici, con particolare attenzione alla protezione dell’identità digitale dei cittadini. Il Compendium contiene soluzioni di identificazione digitale, come i Single sign-on e le carte di identità elettroniche, implementate con successo da diversi paesi membri, tra cui l’Italia. Queste iniziative sono fondamentali per garantire la sicurezza e la protezione dei dati personali, assicurando nel contempo un accesso agevolato ai servizi pubblici digitali.

Infine, un aspetto essenziale del G7 di Cernobbio è stata anche la definizione del Reporting Framework, strumento concepito per monitorare e valutare l’adozione delle tecnologie IA nel settore pubblico. Sotto la guida italiana, questo framework sarà alla base di un marchio di qualità riconosciuto a livello internazionale, assegnato alle organizzazioni che si impegnano a rispettare i principi di etica e trasparenza nell’uso dell’IA. Tale certificazione potrà diventare un modello per altre nazioni, rappresentando un incentivo alla conformità e alla responsabilità nell’adozione di tecnologie avanzate. Inoltre, l’adozione del Global Digital Compact, accordo promosso dal G7, mira a rafforzare il multilateralismo e a fornire una struttura di governance digitale stabile, capace di promuovere un approccio condiviso alla protezione dei cavi sottomarini e alla sicurezza delle infrastrutture digitali globali.

Infine, il ruolo delle istituzioni internazionali, come l’OCSE e l’Unesco, è stato sottolineato nel promuovere le buone pratiche e le norme etiche per l’IA. Tali istituzioni forniscono una base di standard comuni, su cui il G7 intende costruire un Codice di condotta che incorpori metodi di rendicontazione basati su principi etici e trasparenti. Il processo di elaborazione del Codice, sostenuto dal contributo del Gruppo di lavoro Digitale e Tecnologia del G7, coinvolge anche numerose organizzazioni della società civile, enti di ricerca e aziende private, con l’obiettivo di concludere entro il 2024 la stesura di un sistema condiviso di metriche e standard per il monitoraggio dell’IA nel settore pubblico. Essenzialmente, il G7 di Cernobbio rappresenta un passo importante verso una governance globale dell’IA nel settore pubblico, con un’attenzione particolare alla tutela dei diritti umani e all’efficienza dei servizi digitali. Grazie alla leadership italiana, il vertice ha definito una strategia che pone le basi per una cooperazione a lungo termine, volta a superare le frammentazioni normative e tecnologiche tra i paesi membri. La creazione di un ecosistema digitale armonizzato, in grado di rispondere alle esigenze di sicurezza, trasparenza e interoperabilità, segna un progresso significativo nella gestione delle tecnologie IA, che potranno così essere integrate in modo sicuro e responsabile all’interno delle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo.