Il 27 ottobre 2022, Elon Musk ha finalizzato l’acquisizione di X pagando 54,20 dollari per azione, ma, in base alle RSU (Restricted Stock Unit) offerte ai dipendenti, il valore dell’azienda era già diminuito a circa 20 miliardi di dollari nel mese di marzo. Attualmente alcuni rapporti indicano che il valore di X, precedentemente noto come Twitter, è notevolmente diminuito rispetto all’acquisto da parte di Elon Musk, fondatore di Tesla, avvenuto un anno fa al costo di 44 miliardi di dollari. Questo crollo del valore potrebbe essere attribuito a diverse ragioni, tra cui la valutazione iniziale, la moderazione dei contenuti e l’andamento della pubblicità. Questo calcolo è stato basato sul prezzo delle RSU, che sono azioni vincolate e non immediatamente trasferibili, di solito con una valutazione conservativa che riduce i costi aziendali e le future imposte sui dipendenti al momento del loro possesso.
Ad oggi, non è possibile determinare con certezza la situazione finanziaria di X, né se l’azienda sia a rischio di bancarotta. La valutazione di 19 miliardi di dollari potrebbe non essere ben vista dalle banche e Musk ha ottenuto prestiti per circa 13 miliardi di euro per completare l’acquisizione, su cui deve anche pagare 1,2 miliardi di interessi annuali. L’acquisizione di X aveva raggiunto i 44 miliardi di dollari, ma fin da subito Musk aveva dichiarato che aveva pagato un prezzo eccessivo per la piattaforma, superiore al suo valore di mercato effettivo. Tuttavia, i tentativi di rinegoziare l’accordo sono stati infruttuosi, e il multimilionario aveva dichiarato in precedenza che la valutazione di X era di circa 20 miliardi di dollari, definendo l’azienda come “una startup al contrario” in un’email inviata ai suoi dipendenti.
Attualmente, Musk possiede azioni di X del valore di 54,20 dollari ciascuna ma i documenti citati da fonti giornalistiche americane suggeriscono che il nuovo valore di X è di 19 miliardi, mentre il prezzo per azione è di 45 dollari. Non è chiaro perché il prezzo per azione sia così vicino al valore attuale, considerando che la valutazione dell’azienda è diminuita drasticamente. Una possibile spiegazione potrebbe essere una modifica del numero di azioni in circolazione. In effetti, questa valutazione interna indica una diminuzione del 56% del valore di X negli ultimi 12 mesi. Ci sono diverse ragioni dietro a questo calo. Gli inserzionisti hanno ridotto i loro budget pubblicitari sui social network, e X sembra aver subito un calo maggiore rispetto ad altri a causa delle politiche di moderazione meno rigide, che non affrontano adeguatamente l’odio online, la disinformazione e la discriminazione.
Inoltre, X ha perso la sua identità come Twitter e si è trasformato in un luogo dove gli insulti sono comuni. Elon Musk stesso ha condiviso messaggi controversi contro istituzioni, giornali e giornalisti, il che può aver influito sulle decisioni delle aziende riguardo alla pubblicità: valutare il valore di una società tecnologica non è un compito semplice, specialmente quando l’azienda è in fase di profondo ripensamento come Twitter/X. Le valutazioni possono variare notevolmente a seconda di chi le esegue e delle circostanze, pertanto, il valore effettivo di Twitter/X potrebbe essere notevolmente diverso da quanto riportato dai media.
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