Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha recentemente posto l’accento sul fatto che, grazie alle AI, i diritti umani devono essere resi più solidi e non compromessi, dal momento che le macchine rappresentano uno degli elementi che definiranno progressivamente il mondo in cui viviamo.
A supporto di tali affermazioni ha ricordato che nel maggio 2019 è stata adottata dalla UE una raccomandazione sull’intelligenza artificiale e i diritti umani finalizzata ad indicare alle autorità nazionali come rendere al massimo il potenziale dei sistemi di intelligenza artificiale e, di conseguenza, prevenire gli effetti negativi che il loro utilizzo può comportare nella vita e sui diritti delle persone.
In uno scenario complessivo, si prevede che l’intelligenza artificiale verrà utilizzata maggiormente nella prevenzione della criminalità e nei sistemi di giustizia penale: si osserva che, a livello giurisdizionale, enormi set di dati potrebbero essere elaborati più rapidamente, i rischi di fuga di eventuali criminali possano essere valutati in modo più accurato, e possano essere previsti persino gli attacchi terroristici.
Gli strumenti tecnologici afferenti alla giustizia penale si configurano come algoritmi programmati per tracciare un profilo degli individui all’interno dei processi, e certamente, ciò rappresenta una minaccia per i diritti fondamentali. L’utilizzo di un simile strumento che si basa su valutazioni tratte da una vasta raccolta di dati personali (al fine di prevedere il rischio di recidiva, ad esempio) non può essere percepito come un uso proporzionato allo scopo, considerando, specialmente, le implicazioni per il diritto al rispetto della vita privata e la presunzione di innocenza (alcuni risultati così ottenuti si sono dimostrati ingiusti e discriminatori, come accaduto negli USA).
Sia la progettazione che i dati elaborati dalle AI possono essere, intenzionalmente o non intenzionalmente, distorti: se non venisse utilizzata nel modo corretto, l’intelligenza artificiale potrebbe ad esempio compromettere gravemente il diritto alla privacy e alla protezione dei dati o rappresentare una minaccia per la democrazia stessa, spesso quando si parla di profilazione online: dunque, le minacce che le AI rappresentano per la democrazia passano per l’informazione.
Individuare i bisogni e circoscrivere gli obiettivi di impatto del mondo delle intelligenze artificiali è un passo fondamentale per la comprensione e la definizione di corrette valutazioni e giusti comportamenti: comprendere le opportunità e i rischi generati dalla diffusione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale (specialmente, nel settore pubblico) sicuramente permette di affrontare e gestire le sfide che la rivoluzione digitale presenta.
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