In Lombardia, regione nota per il suo dinamismo e capacità di innovazione, si sta delineando una nuova fase per le infrastrutture digitali. Gli operatori del settore sono chiamati a rispondere alla sfida di sviluppare data center all’avanguardia che soddisfino criteri di efficienza e sostenibilità. In mancanza di una normativa nazionale unificata, la Regione Lombardia ha anticipato le esigenze del settore con l’introduzione di specifiche linee guida. Le autorità locali, con lungimiranza, hanno sviluppato queste linee guida con l’obiettivo di offrire un riferimento tecnico e operativo per gli operatori. Queste direttive non si limitano a fornire indicazioni tecniche, ma rappresentano un insieme strutturato di criteri progettuali e operativi per la localizzazione e la costruzione di data center.

Il documento delineato dalla Regione Lombardia presenta dunque un insieme di requisiti chiari e dettagliati. Esso copre aspetti fondamentali quali la scelta del sito, la gestione dell’energia, l’efficienza operativa, e la riduzione dell’impatto ambientale. Tra i punti salienti, si evidenzia l’importanza di selezionare location che minimizzino i rischi ambientali, l’adozione di soluzioni energetiche rinnovabili e l’implementazione di sistemi di raffreddamento ad alta efficienza. L’introduzione di queste linee guida rappresenta un passo cruciale verso l’uniformità degli standard regionali, ponendo la Lombardia come modello di riferimento sia a livello nazionale che internazionale. Gli operatori del settore hanno accolto favorevolmente queste direttive, riconoscendone il valore pratico e strategico. Esse non solo facilitano la pianificazione e realizzazione dei data center, ma incarnano anche un impegno verso un futuro in cui tecnologia e sostenibilità procedano di pari passo. Dunque, ad oggi, la Lombardia si posiziona all’avanguardia nella gestione delle infrastrutture digitali, tracciando un percorso verso uno sviluppo tecnologico rispettoso dell’ambiente e orientato al lungo termine.

Essenzialmente, in un contesto dove l’innovazione tecnologica e la gestione sostenibile delle risorse diventano sempre più cruciali, la Lombardia si trova ad affrontare una questione di crescente importanza: la costruzione e la gestione dei Data center. La mancanza di una normativa nazionale specifica ha portato a incertezze e discrepanze nelle modalità di localizzazione e realizzazione di queste infrastrutture critiche, lasciando ai comuni una considerevole autonomia decisionale.

Per rispondere a questa esigenza, la Regione Lombardia ha preso l’iniziativa con la delibera di Giunta regionale XII/2629 del 24 giugno 2024, introducendo le “linee guida per la realizzazione in Lombardia delle infrastrutture fisiche in cui vengono localizzate apparecchiature e servizi di gestione delle risorse informatiche – Data center“. La nuova normativa regionale si pone l’obiettivo di armonizzare le decisioni a livello comunale, riconoscendo l’importanza cruciale delle scelte pianificatori e locali nella determinazione delle aree idonee per i Data center. Infatti, la localizzazione strategica di queste strutture può influenzare significativamente lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale e l’efficienza dei servizi digitali offerti. Le linee guida definiscono chiaramente cosa si intende per Data center, identificandoli come spazi dedicati all’hosting di infrastrutture IT necessarie per la creazione, esecuzione e implementazione di applicazioni e servizi, nonché per l’archiviazione e la gestione dei dati associati. Questi centri sono fondamentali per supportare la crescente mole di dati prodotta quotidianamente e per migliorare la sicurezza e la velocità dell’archiviazione dei dati, con un occhio di riguardo per lo sviluppo delle applicazioni di intelligenza artificiale.

Uno degli obiettivi primari delle nuove linee guida è quello di promuovere la costruzione di Data center che non solo siano moderni ed efficienti, ma anche compatibili con il contesto urbano e ambientale della regione. Questo significa minimizzare l’impatto ambientale attraverso pratiche sostenibili, riducendo le emissioni e il consumo di risorse naturali. Le linee guida classificano i Data center in base alle dimensioni fisiche, al fabbisogno energetico e alla potenza di calcolo, stabilendo criteri chiari per le autorizzazioni necessarie. Le categorie comprendono gli Hyperscale, che sono grandi strutture con un fabbisogno energetico superiore a 100 MW, i Colocation, strutture medie con un fabbisogno energetico superiore a 5 MW, gli Edge, piccole strutture con un fabbisogno energetico inferiore a 1 MW, gli HPC (High Performance Computing), di varie dimensioni e utilizzati per calcoli complessi, e i Cripto-mining, piccole strutture con elevato fabbisogno energetico. L’impatto ambientale dei Data center viene attentamente considerato, richiedendo autorizzazioni specifiche per i generatori di emergenza con potenza termica nominale superiore a 50 MW e la necessità di valutazioni di impatto ambientale per progetti di grandi dimensioni.

In termini urbanistici, le linee guida indicano la compatibilità dei Data center con destinazioni d’uso produttive e direzionali, sottolineando la necessità di una valutazione attenta dell’infrastrutturazione dell’area scelta. Questa valutazione comprende considerazioni sull’adeguatezza delle infrastrutture esistenti, la disponibilità di energie rinnovabili, l’utilizzo di aree inattive o dismesse, e l’impatto sul paesaggio e sulle reti ecologiche. Con l’adozione di queste linee guida, la Lombardia non solo si prepara a gestire in modo più efficiente le esigenze dei Data center, ma si pone anche come modello di sostenibilità e innovazione tecnologica a livello nazionale. Queste direttive rappresentano un progresso significativo verso un futuro in cui la gestione dei dati è integrata armoniosamente con il rispetto per l’ambiente e il benessere delle comunità locali.