Il 29 aprile 2024, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (DoC) ha reso noto che il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha diffuso 4 documenti riguardanti l’intelligenza artificiale (IA), seguendo il Decreto del Presidente sull’IA sicura, affidabile e responsabile, emesso 180 giorni prima. Questi documenti, elaborati dal NIST, sono stati concepiti come risorse complementari al Quadro di Gestione del Rischio dell’IA (AI RMF) e al Quadro di Sviluppo Software Sicuro (SSDF) del medesimo istituto.
I 4documenti includono il NIST AI 600-1 ossia il quadro di gestione del rischio dell’intelligenza artificiale: profilo dell’intelligenza artificiale generativa (il Profilo dell’IA Generativa), la pubblicazione Speciale (SP) 800-218A del NIST, contenente le pratiche di sviluppo software sicuro per l’IA generativa e modelli di fondazione a doppio uso (NIST SP 800-218A), il NIST AI 100-4 – Riduzione dei Rischi Posti dal Contenuto Sintetico (il Profilo del Contenuto Sintetico) ed infine il NIST AI 100-5, ossia un piano per il coinvolgimento globale sulle norme sull’IA (il Profilo delle Norme sull’IA).
Il Profilo dell’IA Generativa, per esempio, si propone di assistere le organizzazioni nell’individuare e valutare i rischi associati all’uso dell’IA generativa. Esso identifica 13 rischi, alcuni dei quali sono nuovi o accentuati dall’impiego di questa forma di IA. Tra i rischi considerati, figurano la manipolazione di informazioni CBRN (chimiche, biologiche, radiologiche o nucleari), la generazione di contenuti falsi o fuorvianti (confabulazione) e la sicurezza delle informazioni, inclusa la divulgazione non autorizzata di dati sensibili.
Il NIST Special Publication 800-218, nello specifico, è un documento che fornisce raccomandazioni specifiche per l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nel ciclo di vita dello sviluppo del software. Si concentra su tre principali attori coinvolti: i produttori di modelli AI, i produttori di sistemi AI e gli acquirenti di sistemi AI. L’obiettivo è fornire linee guida dettagliate per garantire la sicurezza, la privacy e l’efficacia dei sistemi basati sull’IA durante tutte le fasi del loro sviluppo e utilizzo. Il Profilo del Contenuto Sintetico, invece, si occupa di metodi per identificare, autenticare ed etichettare i contenuti sintetici, come immagini generate da computer o testo generato da modelli linguistici e propone tecniche come il watermarking digitale e la registrazione dei metadati per consentire la tracciabilità e l’attribuzione corretta dei contenuti sintetici.
In sintesi, le norme sull’IA globale affrontano la necessità di standardizzazione nell’ambito dell’IA. Esse richiedono feedback per identificare aree che richiedono normative comuni, come la trasparenza nell’origine dei contenuti digitali e procedure condivise per la valutazione e la verifica dei sistemi basati sull’IA. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato diverse iniziative connesse al Decreto del Presidente sull’IA. Queste iniziative includono la pubblicazione di quattro bozze di documenti finalizzati a migliorare la sicurezza, la robustezza e l’affidabilità dei sistemi AI. Il NIST ha anche avviato una serie di sfide per lo sviluppo di metodi di distinzione tra contenuti generati da esseri umani e contenuti generati da IA ed inoltre, è stato lanciato un nuovo programma di misurazione aperto al commento pubblico. Per concludere, le pubblicazioni del NIST coprono una vasta gamma di aspetti legati alla tecnologia dell’IA, con l’obiettivo di accrescere la sicurezza e la fiducia nei sistemi basati sull’IA. Questi documenti sono attualmente in fase di bozze pubbliche iniziali e il NIST invita il pubblico a fornire commenti entro una determinata data per contribuire al loro sviluppo e miglioramento.
Mentre l’Europa persegue i propri intenti di regolazione (o iper-regolazione, a volte) dell’evoluzione tecnologica e della crescente datificazione della società moderna, le Agenzie statunitensi, che hanno da sempre un approccio più pragmatico e attento al coinvolgimento del mondo accademico e privatistico per lo sviluppo delle norme tecniche e degli standard volontari, continuano la produzione di riferimenti indispensabili. In un contesto così complesso, l’importanza dei principi democratici e delle (pur ottime) idee, che formano in Europa strumenti regolatori di esempio per tutto il resto del mondo, non dovrebbe escludere dunque il supporto di strumenti e riferimenti puntuali come le pubblicazioni del NIST.
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