L’Intelligenza Artificiale è ormai da tempo considerata una delle frontiere del futuro: grazie ad essa si stanno progettando tecnologie di avanguardia che apporteranno miglioramenti alla vita di ognuno di noi, attraverso sviluppi talvolta complessi da difficili da immaginare, ma molto più vicini e concreti di quanto crediamo.
L’italia avrà la sua Capitale della AI: si tratta della città di Torino, recentemente individuata come prossima sede dell’I3A, il nuovo Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale.
La scelta della città di Torino quale sede dell’I3A è il frutto della collaborazione tra soggetti pubblici e privati del territorio, quali istituzioni, associazioni, enti ed imprese: nel contesto della realizzazione dell’I3A dunque saranno coinvolti tutti i principali stakeholder del territorio.
La città beneficerà così di 600 nuovi posti di lavoro e di un budget di 80 milioni di euro all’anno: questa decisione riconosce il coinvolgimento della città sul campo e riunisce le eccellenze che già esistono nel capoluogo piemontese.
L’obiettivo dell’I3A è creare un centro di ricerca e tecnologia in grado di attrarre talenti dal mercato internazionale e diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’IA in Italia.
Sono tante le conseguenze concrete che il progetto Torino Capitale dell’Intelligenza Artificiale potrebbe portare con sé, sia pratiche, con risvolti concreti ed immediati sui processi industriali che accademiche, con fondi per la ricerca e l’istruzione superiore dedicati. Il Politecnico di Torino è una delle università italiane selezionate dal Miur per un dottorato sull’AI e non ha escluso la creazione di un apposito corso di studi.
Non va dimenticato, inoltre, che recentemente Milano è stata individuata quale prossima sede per il Tribunale Nazionale dei Brevetti: la sinergia tra le due città, già ben marcata, è destinata a crescere ulteriormente e a rendere ancor più competitivo uno dei macro territori più dinamici dell’UE.
In questo quadro si inserisce anche il recente annuncio di Google, relativo a un piano di investimenti del valore di 900 milioni di dollari in cinque anni “per accelerare la trasformazione digitale”, la maggior parte dei quali potrebbe essere destinata alla creazione di due “Google Cloud Regions” a Milano e Torino. Senza dimenticare l’investimento fatto da Apple e Cisco a Napoli, in sinergia con l’Università Federico II, presso cui sono attivi la Apple Developer Academy e la Cisco Academy.
Gli investimenti delle big tech certificano la bontà del percorso intrapreso, e la auspicabile volontà dell’Italia di essere un soggetto autorevole del cambiamento tecnologico.
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